Qualche giorno fa alcune mie colleghe mi hanno regalato una metafora sulla psicoterapia, descritta come “un pergolato, con la base che dà un solido appoggio e una struttura che abbraccia i rami e li accompagna a raggiungere la luce”.
È una metafora che sento molto vicina – l’idea di uno spazio sicuro, solido, protetto ma integrato con l’esterno, dove restare pur continuando a guardare il mondo fuori. Un posto per sé, dove portarsi per intero, e lì stare, per un po’. Un luogo dove sedersi, pensare, riflettere, piangere, ridere, arrabbiarsi – nascondersi a volte – uscire, rientrare, mettere radici per poi crescere e allontanarsi – e a volte tornare.
Uno spazio – una relazione – che accompagna alcuni rami a crescere, altri a cambiare direzione, altri a fermarsi. Un luogo in cui entra luce – e anche ombra – perché è nelle sfumature e nei contrasti che nascono le cose più belle.
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LA CASA DELLA RELAZIONE SOLIDA
Quali sono i principi di una relazione di coppia sana, solida, positiva?
Attraverso i risultati ottenuti da vari studi, i coniugi Gottman hanno elaborato la teoria della Casa della Relazione Solida.
In questa teoria parlano dei nove elementi costitutivi e fondamentali di una relazione solida e li visualizzano come sette piani di una casa, sostenuti da due muri portanti.
In particolare, per costruire e mantenere una relazione solida, per loro bisogna essere in grado di:
- Costruire mappe dell’amore: ogni partner deve conoscere l’altro in modo approfondito, ovvero deve saper creare una sorta di mappa dei bisogni, dei valori, dei desideri, delle esperienze, delle paure e difficoltà del partner. Per fare questo è fondamentale una comunicazione basata sull’ascolto e sull’interesse reciproco; tale comunicazione deve essere mantenuta e arricchita nel tempo, perché nel tempo si cambia, e con noi le nostre mappe.
- Condividere affettuosità e ammirazione: i partner devono scambiarsi gesti e comunicazioni di affetto, apprezzamento e valorizzazione reciproca e non darsi mai per scontati. L’affetto e l’ammirazione devono essere espressi, non solo provati internamente.
- Avvicinarsi anziché allontanarsi: i partner devono essere disponibili nel rispondere ai tentativi di contatto dell’altro partner e alle sue richieste di vicinanza. Se uno dei due partner rivolge una richiesta o fa un’osservazione all’altro, questi deve essere disponibile a dare una risposta a tale richiesta o osservazione, invece di ignorarla o respingerla con ostilità.
- La prospettiva positiva: se i primi tre piani permettono alla coppia di mantenere amicizia, intimità e passione, questo piano è una risultante dei successi o fallimenti ottenuti ai tre piani precedenti. La prospettiva positiva implica il saper accettare gli errori o le mancanze occasionali del proprio partner, in quanto vengono inseriti in un quadro più ampio, caratterizzato da tutto ciò che il partner ha di positivo e dai sentimenti di benessere che ci fa provare.
- Gestire i conflitti: questo piano comprende sei abilità
- Prestare attenzione al modo in cui si comunica il proprio disagio o frustrazione: è importante farlo dolcemente invece che in modo critico e partendo dall’espressione dei propri sentimenti e non dall’accusa rivolta all’altro.
- Dare spazio alle proposte del partner quando si cerca un compromesso.
- Capacità di riparare già durante la conversazione, quando ci si accorge che non sta andando in una buona direzione (esprimere empatia, sorridere, fare una battuta).
- Riuscire a disinnescare una lite quando i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse (disprezzo, critiche, ritirarsi sulla difensiva, ostruzionismo) prendono il sopravvento.
- Ricorrere a strategie di autorilassamento per abbassare il livello di attivazione: calmarsi e poi parlarne.
- Elaborare e superare eventi spiacevoli o brutte liti, invece di nasconderle o negarle.
- Realizzare i propri sogni di vita: i partner devono sostenersi e rispettare i reciproci sogni.
- Creare significati condivisi: i partner devono essere in grado di comunicarsi apertamente i propri valori e credenze e, se possibile, condividerne almeno alcuni.
Questi livelli vengono sorretti da due muri portanti:
- Impegno: fa riferimento alla lealtà, all’aver scelto di esserci per quel partner in particolare, a una promessa di fedeltà e cura costante e continuativa.
- Fiducia: è la consapevolezza di ciascun partner che l’altro ci sarà, a prescindere dalla situazione, non in modo perfetto ma nel miglior modo possibile.
Ma come far sì che in una relazione ci siano tutti questi elementi?
Partendo dalla valutazione delle difficoltà della coppia specifica, si potrà intervenire sulle aree più compromesse, che possono essere:
- La gestione dei conflitti
- L’amicizia e l’intimità
- La creazione di significati condivisi
Bibliografia
Schwartz Gottman, J. – Gottman, J. (2017). Dieci principi per una terapia di coppia efficace. Cortina Raffaello