Oceano mare – A. Baricco
Perché nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni mare che ci aspetta, ci fosse un fiume, per noi. E qualcuno – un padre, un amore, qualcuno – capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume – immaginarlo, inventarlo – e sulla sua corrente posarci, con la leggerezza di una sola parola, addio. Questo, davvero, sarebbe meraviglioso. Sarebbe dolce, la vita, qualunque vita. E le cose non farebbero male, ma si avvicinerebbero portate dalla corrente, si potrebbe prima sfiorarle e poi toccarle e solo alla fine farsi toccare.
Farsi ferire, anche. Morirne. Non importa. Ma tutto sarebbe, finalmente umano. Basterebbe la fantasia di qualcuno – un padre, un amore, qualcuno. Lui saprebbe inventarla una strada, qui, in mezzo a questo silenzio, in questa terra che non vuole parlare.
Oceano mare è un libro che ci porta in una dimensione quasi sospesa – nello spazio e nel tempo – una dimensione fatta di sensazioni, emozioni, narrazioni, immagini. Nonostante questa atmosfera quasi irreale, i vissuti dei personaggi ci suonano – o meglio risuonano – incredibilmente vicini e comprensibili. Ci mettono a contatto con i concetti di sensibilità, protezione, curiosità, pazienza, speranza, forza – così come con quelli di orrore, terrore, disperazione, violenza. Tutto il racconto è accompagnato da una figura – il mare – che ci impone di fermarci e riflettere.