PERCHÈ HO PAURA DEL GIUDIZIO DEGLI ALTRI

Quante volte ci guardiamo attraverso gli occhi degli altri? Quante volte il peso del loro sguardo definisce ciò che pensiamo di essere o di non essere?

Ma questi “altri” sono altri reali o immaginari? Ciò che vediamo nei loro occhi è veramente ciò che loro vedono o è una nostra attribuzione?

Forse la paura è che gli altri vedano di noi quelle parti che ci spaventano di più, che ci rendono più fragili, più deboli, più delicati – quelle parti che noi stessi facciamo fatica a guardare – perché se qualcun altro le vedesse diventerebbero reali, diventerebbero qualcosa da cui non possiamo più scappare. Tutte le difese che abbiamo costruito fino a quel momento crollerebbero e a quel punto come potremmo mostrarci all’altro se il modo che abbiamo usato fino a quel momento non funziona più? L’altro saprebbe accettare che non siamo perfetti? Che abbiamo paura? Che siamo a volte arrabbiati, lunatici, dipendenti? O ci lascerà soli, ci abbandonerà, ci giudicherà? Saremo noi in grado di sopravvivere a un rifiuto? Alla solitudine?

Allora forse vale la pena di chiedersi perché dare valore al giudizio degli altri a volte è così importante, cosa ci permette di tenere celato, cosa ci permette di non tirare fuori e di non affrontare, da cosa ci protegge. E farsi questa domanda ci permetterà di vedere qualcosa di noi che al momento non ci piace, qualcosa che forse addirittura disprezziamo e di cui vorremmo liberarci. Ma nel tempo potremmo arrivare a comprendere perché si trova lì, a dargli un suo senso, a riconoscerlo come nostro e ad accettarlo. Se noi per primi lo accettiamo, gli occhi degli altri diventeranno meno giudicanti, meno spaventosi – perché il peso che daremo al loro sguardo sarà diverso. Saremo liberi di essere ciò che siamo, anche con le nostre parti più fragili, e di scegliere a chi mostrarle. E forse ci accorgeremo che anche le altre persone accetteranno quelle parti – le ameranno a volte – perché in esse riconosceranno ciò che c’è anche dentro di loro.

Ognuno di noi ha una parte delicata – il contatto tra le nostre parti fragili ci permetterebbe forse di cominciare a parlarci per davvero e di smettere di avere tanta paura.

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