INTANTO

Intanto significa imparare a chiedersi cosa succede se proviamo a guardare la nostra esperienza da un’altra prospettiva.

Ci troviamo sempre incastrati nel nostro modo di vedere le cose, come se fosse l’unico possibile, perché “tanto le cose stanno così”.

Ma se così non fosse?

Ognuno costruisce ciò che vive secondo dimensioni molto differenti, al punto che una stessa situazione può avere significati completamente diversi per diverse persone. Questo è anche alla base della difficoltà di comunicare con gli altri, in quanto tale difficoltà nasce nel momento in cui ognuno si trincera dietro il suo personale modo di guardare, considerato giusto, e si difende da quello dell’altro, considerato sbagliato.

È plausibile allora che una stessa situazione possa essere costruita in modi differenti anche dalla stessa persona?

Se cercassimo per un momento – mettendo tra parentesi l’orgoglio, la paura, la minaccia e le altre emozioni che lo rendono impossibile – di sospendere il nostro punto di vista per provare a guardare le cose da un’altra prospettiva, prendendo in considerazione anche quella che ci viene proposta dagli altri?

Questo non significa abbandonare ciò che crediamo ma renderlo permeabile, flessibile, aperto a modifiche e revisioni. Perché aprire lo sguardo significa arricchire gli strumenti che abbiamo e – certe volte – permette di iniziare a vedere diversamente qualcosa che ci fa star male e che abbiamo fino a quel momento percepito come definitivo ed esterno a noi – iniziando a considerare che il modo in cui lo viviamo nasce dal modo in cui lo guardiamo. E che gli occhi sono i nostri.

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